Sopra
di me un cielo privo di luce con nuvoloni neri che minacciano pioggia; sotto di
me un terriccio inumidito e del brecciolino che segna la pelle.
Io, nuda distesa al suolo con un imponente carico invisibile che non mi fa muovere. All'intorno tanta gente, persone, anonimi e conosciuti che con risa, battute e parole mi feriscono più del brecciolino tra la pelle.
Freddo, buio, dolore, paura, vergogna.
Io, nuda distesa al suolo con un imponente carico invisibile che non mi fa muovere. All'intorno tanta gente, persone, anonimi e conosciuti che con risa, battute e parole mi feriscono più del brecciolino tra la pelle.
Freddo, buio, dolore, paura, vergogna.
E
dopo una giornata pesante non vedi l’ora di affondare il viso nel cuscino e lasciarti
cullare da un Morfeo alquanto invitante ma “i
sogni sono la rappresentazione di ciò che sentiamo dentro, di ciò che tendiamo
a nascondere” e se ciò corrisponde alla verità, sto fingendo bene consumandomi
dentro.
« Pensavo a quel gelo, a quel vuoto
che avevo traversato e che lei si portava nelle ossa, nel midollo, nel sangue.
Valeva la pena di rivivere ancora? Ci pensai, e intravvidi il barlume del
giorno. Allora dissi "sia finita" e mi voltai »
Sei tornata!
RispondiEliminaSI e non me ne vado
Elimina