martedì 5 marzo 2013

Sogni rivelatori.. I°

Percorrevo la strada che porta all'edificio B5, era mattina e il sole spaccava le pietre. Faceva caldo, molto.
Indossavo la t-shirt bianca con disegnato il pappagallo verde e azzurro, pantaloni color kaki con caviglia arrotolata e bretelle da uomo, l' espadrillas bianche all'uncinetto e borsa bianca.
Arrivata nei pressi del B5 vedo lui impegnato in una conversazione telefonica, parecchio animata, con quella che deduco sia la compagna.
Era parecchio agitato e sconvolto e continuava ad urlare: "E' COLPA TUA SE DEVO FA STO LAVORO DEL CAZZO, E' COLPA TUA. ME SO ROTTO, BASTA.. BASTA..".
Lui urlava, urlava e continuava ad andare avanti e indietro per la strada; poi alza la testa e mi vede, accenna ad un sorriso sincero ma distratto come a dire "vorrei dedicarti del tempo ma non posso", io rispondo con un sorriso gentile ma malinconico ed entro nell'edificio, prendo posto e incomincio a lavorare.
Poco dopo entra anche lui, con lo sguardo duro e rabbioso, si dirige verso la macchinetta del caffè e solo quando torna al suo computer mi dedica uno sguardo, con l'aria apparentemente più rilassata e dolce ma visibilmente sconvolto, mi sorride e inizia il suo lavoro...
Dopo un po' si alza ed esce di nuovo, aspetto un po' ma non torna, allora esco anche io.
Si trova seduto su di un gradino a fumare una sigaretta dietro l'altra, mi avvicino gli chiedo d'accendere ma poi mi sveglio.

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