lunedì 14 gennaio 2013

Ancora tu..

Buongiorno o meglio, solo giorno perché di buono non c’è proprio nulla.
Mi dispiace tediarvi ma non riesco a scrivere nulla di positivo ne tanto meno nulla che non riguardi lui.
Sto impazzendo!
Mi domandano se va tutto bene. Rispondo “certo” accennando un sorriso ed evitando di guardare l’interlocutore negli occhi. Così che ognuno riceve ciò che si aspetta: l’interlocutore si pulisce la coscienza per aver svolto il duro compito di interessarsi a qualcun altro, mentre io mantengo la mia riservata tristezza per me.
Ma la realtà è che non c’è nulla che vada bene.
Mi sento una cretina. Mi viene da piangere in continuazione. Salgo sul tapis roulant per sfogarmi e non pensare, dicono che aiuta. Ma in verità la ginnastica ti da tutto il tempo per pensare e no, non va bene. Dovrei dedicarmi a qualcosa che mi impegni la testa per esempio dovrei studiare per l’esame che ho tra 3 ore e non ho ancora iniziato (bravissima).

Sono chiusa con canzoni tristi che mi ricordano lui. Soprattutto Baglioni. Ricordo che una mattina, mentre percorrevo la strada per raggiungere l’ufficio, mi passò accanto una macchina con lo stereo a tutto volume. Era lui. Stava ascoltando “Via” di Baglioni e da quel giorno ho iniziato ad interessarmi a questo cantante che non è esattamente il mio genere (anzi l’ho sempre deriso), ma che mi disegna il suo volto con le note e mi va bene così. Mi sento un po’ come Bella Swan in New Moon quando cerca ogni modo possibile, attentando anche alla sua vita, solo per rivedere il volto del suo vampiro.

Quanto vorrei che il motivo per non poterlo avere fosse la sua discutibile "razza" (se così si può definire l’immortalità dei vampiri), almeno potrei provare ad averlo comunque, cioè non mi arrenderei; invece di mezzo c’è una lei e un bebè, ma che, ad essere sincera, l’ostacolo è il bambino e non lei.
Perché se lui fosse fidanzato o anche sposato non ci penserei su, ma mi andrei a prendere ciò che voglio, perché se lui si è interessato ad un’altra donna, vuol dire che le cose non vanno tra i due, ma il bambino invece è un grandissimo ostacolo.

Se lo dovessi incontrare però vorrei parlarci e chiedergli “perché?” ho tutto un discorso confuso che vorrei fargli, e prima o poi la mia lingua pungerà.

No, non sono arrabbiata con lui, anche se potrebbe sembrare il contrario. Anche se lo vorrei, giuro.

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