Stavo pensando che vi regalo sempre la parte più triste di
me, che non vi racconto mai di quando sono felice, spensierata, carica; non vi
racconto mai delle persone che ci sono nella mia vita e che non sono di
passaggio, ma sono quello su cui posso contare; non vi racconto mai di quando
passo una bella serata o mi diverte qualcosa in particolare. Insomma, mi sono
resa conto di essere un sacco PESANTE!
Per esempio, sono stata a Londra (e questo lo sapete), ho
conosciuto gente e ho vissuto i più bei giorni della mia vita, ma non ve li ho
raccontati: mi sono soffermata sulle cose brutte, sulla malinconia che provavo
nel rientro a Roma eccetera eccetera.
A Londra ho conosciuto Romy, un bel ragazzo arabo con la
pelle mulatta, capelli scuri e occhi neri.
Lavorava nel mercato vicino al negozio del mio boss e per questo ci incontravamo tutti i giorni.
Ogni mattina andavo al mercato a comperare la frutta e la verdura per il negozio e lui era li, con il camice che serviva i suoi clienti.
Lavorava ad un banchetto di prodotti gastronomici arabi con suo cugino e altri parenti.
Lavorava nel mercato vicino al negozio del mio boss e per questo ci incontravamo tutti i giorni.
Ogni mattina andavo al mercato a comperare la frutta e la verdura per il negozio e lui era li, con il camice che serviva i suoi clienti.
Lavorava ad un banchetto di prodotti gastronomici arabi con suo cugino e altri parenti.
La prima mattina che l’ho visto mi ha sorriso e io ho
educatamente risposto al sorriso, ma il giorno seguente è venuto da me e mi ha
chiesto come mi chiamavo e dove lavoravo.
La conversazione non è andata molto oltre visto che il mio inglese non era il massimo e infatti più di qualche volta ho consultato il traduttore dello smartphon per farmi capire.
La conversazione non è andata molto oltre visto che il mio inglese non era il massimo e infatti più di qualche volta ho consultato il traduttore dello smartphon per farmi capire.
Le mattine seguenti ci salutavamo e
guardavamo intensamente e dopo qualche volta mi ha chiesto di prendere un caffè
insieme e ovviamente ci sono andata.
Siamo stati benissimo e ci siamo baciati e dopo il primo
bacio non riuscivamo a staccarci l’uno dall’altra.
Ci siamo visti per altre volte e c’è sempre stata quella magia che non mi faceva evitare di baciarlo, toccarlo o semplicemente guardarlo. Fino all’ultimo incontro…
Ci siamo visti per altre volte e c’è sempre stata quella magia che non mi faceva evitare di baciarlo, toccarlo o semplicemente guardarlo. Fino all’ultimo incontro…
L’ultima volta che l’ho visto era diverso, era strano e poi
ho capito. Mi ha raccontato di avere una moglie e che non riusciva ad andare
oltre con me per il senso di colpa che provava, è stato un oretta buona a
scusarsi e non faceva altro che ripetere
che ero fantastica e che si faceva schifo per avermi presa in giro. Mi ha spiegato che
inizialmente voleva solo fare lo stupido e che sarebbe dovuta finire in una
camera da letto e niente di più, ma che poi mi ha conosciuta ed è stato
diverso.
Io semplicemente credo in tutto questo perché l’ho guardato
negli occhi mentre pronunciava ogni singola parola. Era sincero, lo so e mi
basta.
Sono stata male per lui, ma il ricordo che ho del tempo passato insieme è felice.
Sono stata male per lui, ma il ricordo che ho del tempo passato insieme è felice.
Beh, una storia agrodolce! :D
RispondiEliminaAlla fine, se resta un bel ricordo, è una cosa bella :)
Notte.
Moz-
Si, assolutamente è così.
EliminaNon so se il messaggio che volevo trasmettere è arrivato, ossia che sono felice comunque sia andata a finire.
Ciao Moz!
Sì, certo che è arrivato!
EliminaEcco perché ti ho scritto quella cosa... Alla fine, in molti casi, non è la meta che conta, ma il viaggio, no?^^
Se poi anche la meta è bella, allora... BINGO :)
Moz-
Beh dai, è stato tenero!
RispondiEliminaSi è vero lo credo anche io. :)
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