martedì 14 agosto 2012

A UN PASSANTE


Baudelaire    I fiori del male....  

A una passante.
Ero per strada, in mezzo al suo clamore.
Esile e alta, in lutto, maestà di dolore,
una donna è passata. Con un gesto sovrano
l'orlo della sua veste sollevò con la mano.

Era agile e fiera, le sue gambe eran quelle
d'una scultura antica. Ossesso, istupidito,
bevevo nei suoi occhi vividi di tempesta
la dolcezza che incanta e il piacere che uccide.

Un lampo... e poi il buio! - Bellezza fuggitiva
che con un solo sguardo m'hai chiamato da morte,
non ti vedrò più dunque che al di là della vita,

che altrove, là, lontano - e tardi, e forse mai?
Tu ignori dove vado, io dove sei sparita;
so che t'avrei amata, e so che tu lo sai.



Tutti abbiamo un passante a cui fare riferimento... Se non lo si ha, bisognerebbe trovarlo..
Io la dedico al mio... 

2 commenti:

  1. Io preferirei un "restante"... Chi viene e va a sua discrezione e piacere mi innervosisce...
    Buona estate Moon

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    Risposte
    1. beh si il restante è l'ideale... ma il passante è quella persona con cui giochi, che cerchi di sedurre o che t'incanta al solo sguardo.... il passante resterà un gioco eccitante e non di piu...... il restante, resta! :)

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