mercoledì 10 dicembre 2014
Mi sto perdendo in un bicchiere d'acqua.
Sarà la consapevolezza di non saperlo fare,
sarà che ho riletto le cazzate scritte.
Sarà che il periodo di buio non passa,
sarà che non so di cosa scrivere.
Sarà che sono cambiata,
sarà che non ho più tempo.
Aspetterò che arrivi luglio. Lo aspetterò con ansia, ma non si affrettasse ad arrivare che di cose da sistemare prima di quella data ce ne sono; e una volta giunto sarà o una vittoria, o una tremenda sconfitta... in entrambi i casi la mia vita cambierà, e in entrambi casi ho il terrore di non saperla gestire.
#mistoperdendoinunbicchieredacqua
giovedì 16 ottobre 2014
Il saggio non concepisce la guerra e la bandisce a partire dalle relazioni interumane, mentre chi vuole la guerra l'applica già dentro casa, tra vicini, tra compagni di lavoro, nella scuola, come sistema di educazione che è prima di tutto strategia di lotta. La saggezza chiede che non si faccia la guerra e che si chiuda il mercato delle armi e poi che si calmino gli animi. Senza la cessazione della produzione degli strumenti di guerra, la guerra continuerà e la si farà dovunque e per i più futili motivi, pur di consumare armi e di continuare a produrle, e il loro uso significa solo morte, morte di soldati e di civili poiché nessuno più combatte nei campi di battaglia lontano dalle città.
La guerra, oltre alla morte attuale, produce odio che fomenterà voglia di nuove guerre; e l'odio è lo sport preferito dalle industrie belliche che vivono di bambini e di donne massacrati dalle bombe intelligenti, dalle mine antibambino. Se si rompono i corpi senza ammazzare, si attiva una industria dell'handicappato di guerra che è sempre sussidiaria a quella dell'ammazzare diretto.
Il potere vuole la guerra e l'odio che la rende perenne, la saggezza non conosce l'odio e non sa concepire la guerra, anche se la conosce e si sente importante nei suoi confronti. La guerra è dentro il potere, fa parte della mente alterata dal possedere e dal possedere sempre di più che riduce la testa a un magazzino o a Il saggio non concepisce la guerra e la bandisce a partire dalle relazioni interumane, mentre chi vuole la guerra l'applica già dentro casa, tra vicini, tra compagni di lavoro, nella scuola, come sistema di educazione che è prima di tutto strategia di lotta. La saggezza chiede che non si faccia la guerra e che si chiuda il mercato delle armi e poi che si calmino gli animi. Senza la cessazione della produzione degli strumenti di guerra, la guerra continuerà e la si farà dovunque e per i più futili motivi, pur di consumare armi e di continuare a produrle, e il loro uso significa solo morte, morte di soldati e di civili poiché nessuno più combatte nei campi di battaglia lontano dalle città.
La guerra, oltre alla morte attuale, produce odio che fomenterà voglia di nuove guerre; e l'odio è lo sport preferito dalle industrie belliche che vivono di bambini e di donne massacrati dalle bombe intelligenti, dalle mine antibambino. Se si rompono i corpi senza ammazzare, si attiva una industria dell'handicappato di guerra che è sempre sussidiaria a quella dell'ammazzare diretto.
Il potere vuole la guerra e l'odio che la rende perenne, la saggezza non conosce l'odio e non sa concepire la guerra, anche se la conosce e si sente importante nei suoi confronti. La guerra è dentro il potere, fa parte della mente alterata dal possedere e dal possedere sempre di più che riduce la testa a un magazzino o a centrale di contabilizzazione dell'avere e del desiderio di avere. E la guerra è un sistema per avere presto e tanto.
La pace non è un miraggio, ma una necessità di esistenza centrale di contabilizzazione dell'avere e del desiderio di avere. E la guerra è un sistema per avere presto e tanto.
La pace non è un miraggio, ma una necessità di esistenza.
--Vittorino Andreoli.
venerdì 5 settembre 2014
molti vorrebbero fuggire dal proprio destino, ma è tutto predisposto.
Allora siamo senza speranza? Siamo burattini?
No, i momenti cruciali arriveranno comunque, ciò che conta è come si reagirà e quello a cui ognuno di noi è destinato apparirà chiaro.
domenica 1 giugno 2014
Radiohead - Creep
Ultimamente ho il rifiuto di ogni tipo di social network, per questo sono sparita dal web.
Il clima e le buone giornate mi invogliano al passare più tempo possibile in giro, visto che ne passo già abbastanza in camera a studiare.
Una cosa di cui non mi sono stancata, e che non mi stancherà mai, è ovviamente la musica e per questa sera mi piacerebbe deliziarvi di un brano a me molto caro, che mi provoca pelle d'oca e tachicardia.
Ieri sera ho avuto modo di ascoltarlo live, in un pub a san lorenzo (san lollo, per gli amici), cantato da una donna bravissima, che ammiro e stimo molto.
Lei è un insegnatedicanto/amica di mia sorella, anch'essa cantante.
Via lascio in buone note, buonanotte!
mercoledì 14 maggio 2014
Progetto SanBa!
LIQEN e Agostino Iacurci dipingeranno quattro facciate degli edifici messi a disposizione dall’Ater in via Fabriano e in via Recanati.
Gli abitanti dei palazzi hanno scelto i soggetti delle opere dei due artisti con riunioni di condominio e speech di avvicinamento e sensibilizzazione all'arte contemporanea.
Non scelte calate dall’alto, dunque, ma, come ha dichiarato Simone Pallotta del team Walls, curatore artistico di Sanba, “un’arte pubblica nel vero senso della parola, che rende partecipanti attivi gli abitanti del quartiere tenendo conto dei loro desideri e delle loro esigenze. Un’arte partecipata che mira comunque alla produzione di opere contemporanee potenti e di grande valore grazie al coinvolgimento dei migliori artisti. Il nostro auspicio è quello di valorizzare territori difficili creando nuovi flussi turistici dal centro alle periferie."
lunedì 12 maggio 2014
torna ad amare
I ricordi sono confusi, lontani, ma il necessario è rimasto.
Era da tempo che non sognavo Stefano, il ragazzo che mi ha sconvolto l’esistenza, l’unico che abbia mai amato, l’unico che avrei voluto avere e l’unico che non ho avuto.
Il mio amore platonico, più vero e più intenso di qualsiasi altro amore.
Nel sogno lui era più bello di quanto ricordassi, eravamo insieme più vicini di quanto siamo mai stati.
Parlavamo di ciò che è stato, di quello che è rimasto dentro di noi, delle lacrime versate e della voglia di poter cambiare le cose.
“La realtà è questa piccola mia, ho una famiglia, ho un figlio e non posso amarti come vorrei. Sei stata il battito che mi ha saputo rigenerare, ero morto prima di incontrare i tuoi occhi. Non dubitare mai di quello che c’è stato perché era puro, era vero. Segui la tua strada non smettere di vivere, torna ad amare”.
Il risveglio è stato particolare, mi sentivo appagata, rilassata, quasi felice e anche un po’ libera, sentivo che la mia vita sarebbe ricominciata o forse semplicemente andata avanti.
Anche se so che si è trattato solo di un sogno, era quello di cui avevo bisogno.
Rimarrò legata a quel ragazzo per sempre, ma adesso sono pronta a vivere la mia vita.
sabato 3 maggio 2014
lunedì 28 aprile 2014
sabato 26 aprile 2014
giovedì 24 aprile 2014
L'arte del saperci fare..
Uno dei momenti più difficili secondo me.
Le prime conversazioni dove cerchi di mostrarti interessante, piacevole e disinvolto, ma dove quello che conta è rimanere te stesso.
Brucio momenti da una vita, ritrovandomi a mordere le mani per degli sbagli commessi, mossi dal mio modo terribilmente imbranato e assolutamente inesperto di ammaliatrice...
martedì 15 aprile 2014
giovedì 10 aprile 2014
Che poi dovevo solo capirlo io.
Abbiamo la consapevolezza che prima o poi tutto finisce, per questo viviamo con l'ansia.
Alle bugie rispondiamo con altre bugie.
Alle verità non sappiamo che rispondere.
Siamo oro nascosto sotto metri di terra.
Vivere.
Non c'è niente di giusto, niente di vero.
Prendete quel che volete, quel che potete.
Leggeri, appassionati, creativi.
Martina è libera, Martina può, Martina sorride!
mercoledì 26 marzo 2014
lunedì 17 marzo 2014
Serata Imperfetta; WEB II°
Era venerdì pomeriggio e i suoi non erano in casa, si programmò cosa indossare per l’invito ad uscire e si diresse in bagno, dove apri i rubinetti per far riempire la vasca e accese lo stereo; la stanza si colmò di vapore e musica.
Si immerse nell'acqua bollente cercando di rilassarsi, ma i pensieri le invasero la mente. Pensava al ragazzo del web, aveva una sensazione strana quando pensava a lui, come se stesse facendo qualcosa di sbagliato, come se lo stesse tradendo.
Le scappò un sorrisetto e scosse la testa quasi imbarazzata per ciò che stava pensando. Così chiuse gli occhi e si abbandonò, mentre lo stereo cantava, “butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno, giuro che lo farò, e oltre l'azzurro della tenda nell'azzurro io volerò”.
Uscita dalla vasca, si ricoprì di olio profumato e si asciugò i capelli; in camera si vestì e si truccò.
Il display del cellulare s' illuminó annunciando un messaggino di lui “sono qui sotto, ti aspetto”; posò il cellulare sulla scrivania e si sedette sul bordo del letto, con le mani giunte tra le gambe. Si sentì strana, non sentì quella fretta di scendere che si dovrebbe sentire quando si va ad un appuntamento.
Si alzò e si guardò allo specchio. Prese un kleenex e se lo passò sulle labbra per togliere il rossetto rosso. Si tolse il vestito nero troppo scollacciato, e si mise un maglioncino grigio molto largo, uno shorts sopra le calze e stivali bassi neri.
Così si sentiva più nei suoi panni, ma la strana sensazione che aveva non le passava.
Prese il cellulare e mise 20 euro nella tasca dello shorts, burro cacao e scese.
Lui la salutò e fece per baciarla sulle labbra, ma lei lo abbracciò per evitare il bacio e salirono in macchina.
Trascorsero 20 minuti in macchina e parlarono di cose ovvie, scontate, per niente incuriosenti, lei si finse cordiale, lui si finse interessante.
Arrivarono al pub. Le sue amiche lo frequentavano spesso e sperò di scorgere qualche faccia familiare tra la folla.
Si accostarono al bancone del bar. Lui le disse di aspettare un secondo, lei pensò che avrebbe aspettato anche tutta la vita.
Lui tornò, troppo presto, la prese per la mano e la tirò tra la gente come se fosse un mulo che non vuole saperne di camminare, facendola scontrare con varie persone.
Una volta al tavolo, si sistemarono e lui ordinò due calici di vino rosso, quando lei lo fermò e sostituì la sua ordinazione con una tennent’s.
Parlarono. Lui le strappò qualche bacio, ma lei non ne aveva voglia.
Ed ecco che tornò quella strana sensazione, che la spinse a chiedere di essere riaccompagnata a casa.
Poi una sua mail che la fece rilassare e sorridere.
domenica 16 marzo 2014
un'emozione con le cadute e tutto il male
come una musica, come un dolore
lascia il suo segno e non si fa scordare l'anima in ogni sua imperfezione
ti fa cadere e rialzare
seguire logiche senza ragione
prendere e andare nel nome...
anche se non trovi le parole
hai girato il mondo dentro a un cuore intero...
nessuna replica, poco potere mentre decidi se ti puoi fidare il tuo momento ti viene a cercare
puoi solo credere forse saltare
come un elastico senza pensare
non c'è più tempo forse fa male
anche se non trovi le parole hai gitato il mondo dentro a un cuore...
anche se puoi perderti a cercare hai girato il mondo dentro a un cuore
e devi dire grazie a te se resti come sei
dire grazie a te che non ti lasci mai
anche se non riesci più a dormire
perchè non ci credi che è la fine
anche se non puoi ricominciare hai girato il mondo dentro a un cuore intero
giovedì 13 marzo 2014
lunedì 10 marzo 2014
Tra gioie e dolori.
Si è divertita ed io a guardarla; lasciava affondare le zampe anteriori nella sabbia della riva, correva avanti e indietro come una pazza e saltava come un canguro impazzito.
Questa volta l'odore era diverso, era un odore forte, di sporco, di smog, di degrado, di delusione, di nostalgia.
Ricordo che quando eropiccola, i miei, mi portavano al mare quando ero raffreddata, dicevano "respira, respira che ti fa bene", ad un mio futuro figlio dirò "non respirare che ti viene il cancro".
giovedì 27 febbraio 2014
Il festival della tristezza
Il festival della canzone italiana lo chiamano, il festival più atteso dagli italiani da ben 64 anni. Ah si???
Guardo la prima serata di Sanremo tutti gli anni, solo la prima e non riesco mai ad arrivare fino alla fine della puntata; Sanremo sa di vecchio, è noioso e quest'anno (come anche lo scorso anno) è stato di una tristezza infinita.
I conduttori sono stati di uno scontato assurdo; mosci e tristi. Eh si mammamia, una vera schifezza Sanremo con quei due, Fazio è troppo cretino per essere reale e la Littizzetto, anche se in realtà a me piace, non è proprio adatta a fare la conduttrice in un programma dove non può essere se stessa.
Per non parlare del palco TRISTISSIMO, sembrava un cantiere non finito, per non parlare delle mensole dove stava l'orchestra.
Sono contentissima che non è stato consentito ai ragazzi di “Amici” e ai talent in genere di partecipare. Ad eccezione di Giusy Ferreri e Noemi, nate da X Factor, ma che ormai hanno tirato via la veste di"quelladixfactor".
Classifica assolutamente personale:
VOTO 7 1/2 per Arisa, Gualazzi, Rubino e Sarcina. Arisa mi è piaciuta anche se avrei voluto vincesse Gualazzi.
VOTO 6 per Palma e Perturbazione, orecchiabili.
VOTO 5 per Noemi e Renga
VOTO 4 per Ruggiero, Ron (canzoni che sanno proprio di vecchio) e De Andrè che tenta di imitare il padre, ma che ottiene un risultato pessimo
VOTO 3 per Ferreri e Frankie (blabla)
VOTO 2 Rocco Hunt (vincitore di sanremo giovani) è stato furbo, solita canzone paracula come quella della Marrone dell'anno scorso; fatta appositamente per vincere, sai se mi canti di crisi e degrado la vittoria è assicurata anche perchè sono i tempi che più toccano gli italiani.
Chiuderei in bellezza con qualche numero:
200/250 mila euro per 9 break pubblicitari, a puntata (57 minispot totali)
800 mila euro per Fazio
500 mila euro per Littizzetto
600 mila euro di biglietti
200 mila euro per Ligabue
200 mila euro per Baglioni
E DOPO STE CIFRE FANNO PURE LA SCENETTA DEI DUE DISOCCUPATI.
UNO SCHIAFFO ALLA POVERTÀ'
mercoledì 26 febbraio 2014
lunedì 17 febbraio 2014
Posta Elettronica; WEB I°
Non sentiva niente, non le importava niente, se non tornare a casa e controllare se lui si fosse fatto sentire.
Era li, con quel Riccardo che tentava di infilarle le mani dentro i pantaloni e la lingua in bocca, un ragazzo poco interessato a conoscere la ragazza che aveva tra le mani quanto deciso a levarle i vestiti di dosso.
Ma se il suo corpo si stava concedendo, l’opposto stava facendo la sua testa; era lontana, assorta nei suoi pensieri e nei suoi pensieri non vi era che quel ragazzo che conosceva solo virtualmente e che le faceva accelerare i battiti; pensava a come sarebbe poterlo guardare negli occhi e non soltanto in foto, pensava a come sarebbe poter sentire la sua voce e non ascoltarla attraverso un video, e non poteva evitare di desiderare le sue mani sul suo corpo.
Invece adesso gli occhi che la guardano, le mani che la toccano, le labbra che la baciano erano di una persona che non le faceva provare niente e non vedeva l’ora che tutto finisse.
Tornata a casa, controllò la posta elettronica e si addormentò.
venerdì 14 febbraio 2014
Happy Valentine's Day
Amare vuol dire condividere le emozioni, sostenere le idee, rispettare gli ideali, tollerare i difetti, adorare i pregi, amare incondizionatamente ; significa avere e dividere per due, perché quando si ama non si è più soli.
Ma tutto questo non si dimostra il 14 febbraio di ogni anno con un pupazzo puzzolente di fragola e i cioccolatini che ti danno consigli, tutto questo si dimostra giorno per giorno, crescendo insieme alla persona che si sceglie e affrontando insieme la vita.
Amare, è non aver paura di perdersi nel profondo dei suoi occhi, è voler assaporare costantemente la sua pelle e aver voglia di godere del profumo del suo sorriso.
L’amore è la mia paura più grande, ma anche quello che voglio più di ogni altra cosa.
domenica 9 febbraio 2014
giovedì 30 gennaio 2014
Anima
lunedì 27 gennaio 2014
Rompipalle inside
Ok, sabato prossimo niente ubriacature e verità, meglio portare le amiche a ballare così non sputano veleno.
sabato 25 gennaio 2014
giovedì 23 gennaio 2014
Son qui radiografata, son nuda anche vestita.
Sono intrattabile, rosicona e presuntuosa.
Incostante, permalosa, lunatica e difficile.
Perfettamente imperfetta, ma sono io.
mercoledì 22 gennaio 2014
domenica 19 gennaio 2014
Lo stretto indispensabile
"...e non perder tempo, sempre a cercare, le cose che vuoi e non puoi trovaree quando sai che puoi farne a meno, e non ci stai pensando nemmeno sai cosa accadrà?Quel che ti occorre lì per lì ti arriverà..."
mercoledì 15 gennaio 2014
Oratio
lunedì 13 gennaio 2014
YOU ARE BEAUTIFUL
Giorgia, sul suo blog, scrive: Come ogni essere umano, a volte scendo dal letto col piede sbagliato e mi sento orrenda. Penso succeda a chiunque, anche alle donne più belle del mondo, figuriamoci alle bellezze non-globali.
Detto ciò, ormai sono giunta alla consapevolezza che sì, sono una gnocca, su questo non c’è alcun dubbio.Poi, d’accordo, sicuramente non posso piacere a tutti: esiste il gusto personale.Ma mi piaccio, sono vanitosa, mi guardo allo specchio/in foto/in video con ammirazione… e non me ne vergogno.
No matter what they say,
words can't bring you down;
YOU ARE BEAUTIFUL!
In every single way,
yes words can't bring you down.
domenica 12 gennaio 2014
Old writings.
in un mattino che sembra ieri
sola camminavo distrattamente per la strada
quando ad un tratto il tuo sorriso mi rapì
ricordo bene che c’era il buio quel mattino ma tutto insieme il cielo si schiarì
--MC, Il tuo sorriso nel grigio del mattino.
sabato 11 gennaio 2014
E scusa se è poco!
giovedì 9 gennaio 2014
Non si vive di solo pane.
Questo periodo è per me come "la vita e bella", o "il mondo può essere salvato", o "Gianni, l'ottimo è il profumo della vita".
Capita, tutti alterniamo periodi di nero assoluto dove ci sembra che non ci sia rimedio possibile, a periodi dove tutto è colorato e si sente di poter cambiare il mondo.
Ora sono nella fase dove sprizzo ottimismo da ogni poro e, come si dice: "finché dura fa verdura" ( non ho mai compreso questo detto, ma ci sta tutto); e per questa nuova rinascita, il mio blog ed io, ci siamo messi in ghingheri con una mise che ispira fiducia, tranquillità e delicatezza.
Tonino Guerra 1920-2012
lunedì 6 gennaio 2014
Bangarang Rubio, R U B I OOOOO
Poi un bel, bellissimo giorno ho sentito alla tv, parlare di un nuovo chef che avrebbe intrapreso un programma su real time, non avevo guardato di chi si trattasse ma visto che, vado matta per questo genere di programmi, ho memorizzato il giorno del giudizio, ho preso un appuntamento con il destino e quel giorno l'ho visto; bello come il sole, con il suo camicie nero perfetto, il fisico da rugbista, il suo baffetto sexy e il suo dialetto troppo giusto.
Lui, Chef Rubio, uno spettacolo d'uomo ma la vera magia è avvenuta quando ho visto, il caro, addentare il suo primo pasto. Beh se fossi stata un'uomo, sarebbe stato imbarazzante perchè si sarebbero visti gli effetti incontrollabili sfogati in un erezione esagerata!
E' diventato il mio uomo del momento, il mio sogno erotico, il mio "tipo" giusto e vivendo nella stessa città chissà magari ce caschi a Rubio!
Altrimenti, non cominciare mai.
Se hai intenzione di tentare, fallo fino in fondo.
Ciò potrebbe significare perdere fidanzate, mogli, parenti, impieghi
e forse la tua mente.
Fallo fino in fondo.
Potrebbe significare non mangiare per tre o quattro giorni.
Potrebbe significare gelare su una panchina del parco.
Potrebbe significare prigione, derisione, scherno, isolamento.
L’isolamento è il regalo, le altre sono una prova della tua resistenza,
di quanto tu realmente voglia farlo.
E lo farai a dispetto dell’emarginazione e delle peggiori diseguaglianze.
E ciò sarà migliore di qualsiasi altra cosa tu possa immaginare.
Se hai intenzione di tentare, fallo fino in fondo.
Non esiste sensazione altrettanto bella.
Sarai solo con gli Dei.
E le notti arderanno tra le fiamme.
Fallo, fallo, fallo. FALLO!
Fino in fondo, fino in fondo.
Cavalcherai la vita fino alla risata perfetta.
È l’unica battaglia giusta che esista.”
sabato 4 gennaio 2014
Epifania tutte le feste porta via.
E con il capodanno (che non è andato come speravo) abbiamo chiuso i giochi, o almeno per me, nella mia famiglia non abbiamo mai festeggiato molto l'Epifania, infatti non è una festa a cui tengo.
Quindi, siamo giunti alla fine di questo anno e spero di essere pronta al nuovo; tante cose dovranno cambiare e tanto ordine sarà fatto.
Nella valigia ci sarà il minimo indispensabile: allegria, ottimismo e tanto sole.
Pronta! Spero di non perdermi...